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“Sarò sindaco”. No tu no!

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Analizziamo la situazione politica nei comuni della montagna a meno di un mese dalla scadenza della presentazione delle liste, il 7 maggio prossimo.

Da una panoramica, appare del tutto evidente come questa tornata elettorale si preannunci come tra le più vivaci dell’ultimo ventennio, con anche più di due liste in diversi dei 7 Comuni dove si vota, come Toano e Carpineti.

Pare scongiurata, al momento, la possibilità che ci possa essere una sola lista a Baiso che fu un segno alquanto evidente della disaffezione dalla politica almeno a livello locale.

Altro elemento di rilievo, le molte liste sostanzialmente civiche che mettono in realtà assieme ticket singolari di persone politicamente e storicamente contrapposte.

Baiso

Da quanto si apprende sono in corso di definizione due candidature a sindaco civiche, la prima comunque con anche il Pd e prende in eredità ed la naturale continuazione del sindaco Fabrizio Corti che ha amministrato per due legislature: sarà candidato a sindaco l'attuale vicesindaco Fabio Spezzani.

Sull’altro fronte la novità è la discesa in campo di una civica appoggiata dai partiti del centro destra dell'avvocato Eliano Battistini noto imprenditore locale che insieme al fratello gestisce la Piscina Lido dei Calanchi, ma che fu già sindaco del Comune di Baiso dal 1990 al 1995 per il Partito socialista.

Il risultato di questa sfida potrebbe non essere scontato, o almeno non lo sarà come cinque anni fa quando si presentò solo la lista di Fabrizio Corti.

 Viano

A Viano la scomparsa dell'ex Sindaco Giorgio Bedeschi, fulcro politico amministrativo per la vita politica del Comune, ha sparigliato le carte in tavolo creando una situazione a dir poco paradossale.

Saranno due o forse tre le liste che si contenderanno lo scranno di sindaco con l’assenza per la prima volta di una lista targata Partito Democratico.

Il sindaco uscente Nello Borghi si ripresenta con una civica centrista, mente l’ex amico (da quanto si è letto sui giornali) e attuale sindaco di Baiso, Fabrizio Corti, storicamente di sinistra e dipendente di E80, si presenterà come candidato indipendente con una lista civica ma con l'appoggio di Lega, Forza Italia e soprattutto di Enrico Grassi, patron di E80.

Se dapprima si era ipotizzato che Fratelli d'Italia si presentasse con una candidatura di bandiera con Federico Predieri (attuale consigliere comunale uscente di minoranza) o Giordano Valentini, pare ora che sia in dirittura di arrivo l’accordo con la lista di Corti.

Sull'esito dell'elezioni influiranno due fattori, le posizioni che prenderanno il Partito Democratico e l’effettiva influenza di Enrico Grassi.

 Carpineti

Anche qui, salvo ribaltoni dell'ultimo minuto o difficoltà nel compilare le formazioni, si presenteranno tre liste.

Sicuramente la lista Civica “Bene Comune per Carpineti”, che ha amministrato le ultime due legislature con sindaco Tiziano Borghi. Sarà rinnovata in toto: presente come candidato sindaco l’imprenditore locale Giuseppe Ruggi, già giovanissimo consigliere nella giunta di Eolo Biagini dal 1985 al 1990 e successivamente in minoranza dal 1995 al 1999 quando sindaco era il compianto Tonino Comi. È anche presidente della Latteria San Pietro. Ruggi a suo sostegno avrebbe ricompattato le diverse anime che si erano sfilacciate nell’ultima tornata amministrativa.

Ma anche il gruppo di minoranza si era spaccato creando così due compagini all’opera per realizzare due proposte nell'area progressista.

Il Pd, sotto la guida del segretario del partito Guido Tirelli, candida a sindaco Fabio Pignedoli con le conferme della consigliera uscente Rita Migliaccio e Argo Pignedoli che è stato consigliere comunale per il Pd nella seconda amministrazione di Nilde Montemerli che, su questa lista, convoglierà energie.

La terza lista, anche questa civica ma sempre di sinistra, ripropone come candidato a sindaco Patrick Fogli ed avrà sicuramente al suo fianco il suo collega di scranno Luca Ibatici, ma anche la giornalista Rita Bacchi Pessina, già coordinatrice della Protezione Civile di Carpineti.

 Castelnovo ne’ Monti

Situazione, almeno sulla carta, meno complicata in quanto si sfideranno due gruppi uno che rappresenta il campo largo del centrosinistra con candidato a sindaco l'attuale vicesindaco casinese Emanuele Ferrari, l'altro appoggiato dai partiti del centrodestra con candidato a sindaco il medico rianimatore Ermanno Briglia, ora in pensione. Quest'ultimo sembra che stia pescando figure della società civile Castelnovese, unico nome certo però al momento quello di Mattia Casotti leghista assistente del consigliere regionale di Gabriele Del Monte.

La maggioranza uscente, invece, trova nomi all'interno dei partiti che la compongono tra i quali viene indicato Thomas Predieri per Sinistra italiana, ma anche Luca Maioli per M5S pronto quindi a subentrare, così come a livello nazionale, al governo dell’ente in caso di vittoria.

Discorso a parte merita Nadia Vassallo che con Castelnovo ne’ Cuori, in Comune, è colei che ha incarnato la difesa a tutela dell’ospedale e del (chiuso) Punto nascite. Nadia Vassallo accettando un passaggio come civica con Italia Viva alla lista di Emanuele Ferrari ha ottenuto il rifiuto del sindaco uscente Enrico Bini, con tanto di post sui social, così come pure del pediatra e consigliere Carlo Boni. No anche dal centrodestra: appare improbabile che possa formare una terza lista.

 Villa Minozzo

Si ricandida il sindaco uscente e presidente dell’Unione Montana Elio Ivo Sassi, avrà con sé la quasi totale riconferma dei consiglieri e buona parte degli assessori uscenti, tra cui Dante Rabacchi, vicesindaco e assessore. Una strada spianata davanti a sé. Non ancora definiti i ruoli nel centrodestra dove a tirare le fila dovrebbe essere Massimiliano Coloretti capolista lo scorso giro. Ma c’è ancora tempo in vista della scadenza della presentazione delle liste 7 maggio prossimo, e si sta ancora valutando il da farsi.

 Toano

È una delle situazioni politicamente più suggestive, intricate e agguerrite tra tre formazioni formalmente civiche. Roba da fare invidia, di là dal Secchia, a Carpineti. Il sindaco uscente Vincenzo Volpi, dopo una lunga militanza politica nell’area del centrosinistra, cede il testimone a Simone Casoni, membro per altro del Consiglio dell’Unione montana, con lui la confermatissima e iperattiva e Cavaliere della Repubblica Roberta Ruffaldi.

Non sarà con questa lista, però, il vicesindaco uscente Romano Albertini (Lega) che si sarebbe legittimamente aspettato di essere il naturale candidato a sindaco sostenuto dalla  sua stessa coalizione uscente. Romano Albertini, quindi, si candiderà come capolista civico, sostenuto anche dal consigliere di minoranza Carlo Benassi operaio di tradizione storica di sinistra, a sua volta vicesindaco nel precedente Volpi 1, cui scelse di contrapporsi a fine mandato per poi ritrovarsi in minoranza col Volpi 2 e contrapposto allo stesso Albertini.

Sempre nel paese della Pieve di Santa Maria in Castello, come anticipato da Redacon, si propone con una lista apartitica, il giovane Leonardo Perugi, in passato in area Lega, figlio della storica stella calcistica della Reggiana il compianto Paolo Perugi, che ha scelto di vivere a Toano dove è stato - sino a poco prima dell’annuncio di candidarsi in politica - presidente della locale Pro Loco. Con lui nomi come Paola Belli, da sempre impegnata nel mondo culturale toanese, e l’ex maresciallo di Toano, Fabrizio Magri.

Vetto

Sarà il primo sindaco, se rieletto, a fare il terzo mandato. Fabio Ruffini (Pd) sostenuto dal confermato vicesindaco Aronne Ruffini e buona parte della squadra.

Alberto Bizzocchi, centrodestra e residente a Canossa, ha sciolto le riserve e si ricandiderà capolista per la coalizione che fa riferimento all’alleanza di governo di Giorgia Meloni.

Non sarà però con lui Deborah Tondelli, consigliera del gruppo misto distaccatasi da Bizzocchi nella consigliatura che si sta concludendo e che sta valutando la possibilità di creare una terza civica: lei o sarà capolista o giungerà a qualche accordo di rilievo a riguardo.