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Studio RTZ Advisory: anche le piccole e medie imprese sono sostenibili e puntano al successo

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Sabrina Gigli

RTZ Advisory lancia una nuova Divisione focalizzata su ESG e Sostenibilità
Competitività / Iniziativa a supporto della crescita delle imprese
Una Divisione interamente dedicata all’ESG e alla Sostenibilità. È questa l’ultima iniziativa di RTZ Advisory, costola dello Studio RTZ, varata con l'obiettivo di supportare le imprese nel complesso e articolato percorso di rendicontazione di sostenibilità, sempre più centrale ai fini della competitività.
La nuova Divisione, guidata da Sabrina Gigli, docente di Management and Accounting presso l’Università degli studi dii Bologna ed esperta del settore con oltre 15 anni di esperienza, si avvale di una squadra di professionisti con competenze complementari. L’obiettivo è aiutare i vertici aziendali, soprattutto delle piccole e medie imprese, nella redazione dei bilanci di sostenibilità e nella comprensione delle opportunità offerte dalle azioni legate all’ESG. "La creazione della nuova Divisione rappresenta un passo importante per RTZ Advisory ed è assolutamente coerente con la missione del Gruppo RTZ, che è quella di stare a fianco delle imprese del territorio che puntano a crescere anche sui mercati internazionali", ", commenta Mirco Zucca, socio fondatore di RTZ. . In particolare, la rendicontazione di sostenibilità è ormai non solo essenziale per accedere a determinati finanziamenti e partecipare a bandi pubblici, ma è anche uno strumento per migliorare la reputazione aziendale e attrarre nuovi investitori e clienti. Aiuta a identificare e gestire i rischi legati all'ambiente, al sociale e alla governance, a coinvolgere i dipendenti e gli altri stakeholder e, infine, a promuovere l'innovazione e la crescita sostenibile. "Siamo entusiasti di poter mettere la nostra esperienza al servizio delle aziende che vogliono intraprendere un reale percorso di sviluppo sostenibile, - afferma Sabrina Gigli - . Certo non è facile per le aziende orientarsi e prendere le giuste decisioni, ma il nostro ruolo è esattamente questo: guidarle ad elaborare piani strategici imperniati sulla sostenibilità e sui principi ESG”.

RTZ, un sostainability report per diffondere il cambiamento
Trasparenza / Lo Studio si conferma punto di riferimento per i suoi stakeholder
A marzo 2024 RTZ ha presentato il proprio Bilancio di Sostenibilità, il primo nella storia dello studio associato di commercialisti ed esperti contabili, fondato da Lorenzo Rutigliano, Matteo Tiezzi e Mirco Zucca. La decisione di redigere su base volontaria tale rendiconto, consultabile sul sito, è stata presa con un doppio obiettivo dichiarato: consolidare la cultura della sostenibilità all’interno dello Studio e diffonderla con la propria testimonianza e il proprio impegno nella comunità nella quale RTZ opera.
“Da quando RTZ è stato fondato nel 2008, abbiamo costantemente mirato a integrare i principi di sostenibilità nel nostro modo di operare, con responsabilità e trasparenza -  si legge nella lettera agli stakeholder, che accompagna il report - RTZ aspira ad essere un punto di riferimento per coloro che desiderano promuovere innovazione e sostenibilità come elementi chiave per affrontare le sfide quotidiane. L'essenza della nostra organizzazione è da sempre contraddistinta dalla volontà di “osare", pensando in modo innovativo, e allo stesso tempo di "creare valore” per gli stakeholder”.

Per garantire la massima completezza delle informazioni, il Bilancio di Sostenibilità elaborato da RTZ si basa sia su indicatori qualitativi sia su quelli quantitativi, che vengono utilizzati come punto di partenza per descrivere dati di natura economico-finanziaria, ambientale e sociale.

Convegno Sostenibilità e metriche ESG lungo la Value Chain
Mirco Zucca socio fondatore di RTZ, originario di Collagna

Sostenibilità e metriche ESG come opportunità di crescita della competitività aziendale
"Il tema è stato affrontato in un convegno organizzato da RTZ con la divisione Advisory l’Università di Bologna"
Come impattano sull'intera catena del valore la sostenibilità e le metriche ESG, ovvero quelle legate all’ambiente, alla dimensione sociale e alla governance? In maniera sempre più importante e spesso determinante è la risposta che si può dare in sintesi, ma la loro portata è spesso sottovalutata, così come non sono fino in fondo comprese le opportunità che possono offrire.
Per attrirare l’attenzione sulla questione e sulle sue molteplici implicazioni, si è svolto a Reggio Emilia, nella sede di Unindustria, un importante convegno dal titolo “Sostenibilità e metriche ESG lungo la value chain”, organizzato da RTZ, più propriamente dalla sua divisione Advisory, che da sempre è in prima fila su questi temi, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Bologna, tradizionalmente sensibile alle trasformazioni del mondo imprenditoriale. L’incontro ha attirato un pubblico numeroso e partecipe che ha colto il messaggio di fondo dei relatori: le istanze di natura competitiva-reddituale non possono più essere considerate le finalità uniche e il metro del successo di un’azienda. Oggi, tanto le normative quanto il mercato e il mondo del credito misurano le imprese valutando la sostenibilità.
Il convegno, aperto dai saluti e dall’introduzione di Mirco Zucca, fondatore e partner di RTZ originario di Collagna e da Angelo Paletta, direttore del Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, ha toccato tutti gli aspetti della sfida che attende le aziende, avvalendosi delle esperienze concrete degli attori economici.
In particolare, Sabrina Gigli, docente di Economia Aziendale presso l’Università degli studi di Bologna e partner di RTZ Avisory originaria di Civago (Villa Minozzo), si è focalizzata sul processo di misurazione della sostenibilità, che comporta trasformazioni nella cultura e nella struttura delle aziende, sottolineando il ruolo cruciale che possono svolgere i professionisti del settore per sostenere le imprese in questo cammino. Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca Credito Copperativo, ha portato il punto di vista del mondo bancario, approfondendo l’impatto della reportistica di sostenibilità sull’accesso al credito. Non basta che un’azienda sia virtuosa, è necessario che lo sia la sua intera catena del valore, come ha ricordato Fabio Marasi di Interpump Group, con tutto ciò che comporta in termini di scelta dei fornitori e gestione dell’intero ciclo produttivo. L’esperienza sul campo vissuta da una piccola impresa di successo è stato l’oggetto del racconto di Antonio Dolgetta di F.A.R.M.A., realtà operante nel settore dei sistemi di rifornimento fortemente integrata nella catena di fornitura dei veicoli industriali ed agricoli. Enrico Supino, docente aziendale presso l’Università di Bologna, ha poi affrontato un altro tema cruciale e finora poco considerato: il contributo delle analisi predittive azioni di sostenibilità e, di conseguenza l’equity value nel suo complesso.
Tutti temi che meritano ulteriori approfondimenti che, come ha sottolineato Sabrina Gigli nel suo intervento finale, saranno sempre più al centro dell’azione e delle iniziative future di RTZ Advisory.