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Gaom, Marconi: “Andiamo avanti in questo grande continente africano”

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Gaom, Marconi: "Andiamo avanti in questo grande continente africano"

Continuano ad arrivare testimonianze drammatiche, ma anche di speranza dall'Etiopia, dove sono impegnati in questo periodo i volontari del Gaom partiti per la terza missione del 2024.

Spiega il vicepresidente dell'associazione e medico pediatra Gianluca Marconi: "Oggi è stata una mattinata molto difficile, con 30 bambini da visitare in condizioni molto brutte: denutriti, malnutriti, edematosi, con infezioni cutanee di tutti i tipi. Il pomeriggio invece è stato alla casa famiglia di Shashemene, che qui sembra una vera oasi di pace, speranza e carità. Da poco sono stati aperti qui il nuovo forno e la nuova falegnameria. Il forno sta facendo il pane per  i ragazzi la missione  delle Sister De Focault, appena pronti sia nella costante operatività sia nelle pratiche burocratriche aprirà anche per la città. La falegnameria ha ricevuto la prima commessa esterna oltre a lavorare per casa famiglia e parrocchia".

"Oriano e Biccio hanno sistemato il capannone forno falegnameria - prosegue il dottor Marconi -con piccole rifiniture e soprattutto la cucina con l'impianto per le piastre elettriche, per cuocere l'ingera, il loro piatto nazionale. Paolo, Davide e Laura, accolti con tanto affetto ed entusiasmo dai ragazzi, si sono tutti i giorni divisi tra ambulatorio  delle Sister de Focault e casa famiglia, iniziando un simpatico corso informatico. Io e Fiorella siamo costantemente in ambulatorio, come sempre affollato e pieno di bambini e mamme. La missione  e l'attività  del Gaom non terminano mai, ed i progetti vengono vissuti e portati avanti dagli amici e dai ragazzi di Casa Famiglia, dalle Sister e dalle ragazze del progetto Mariam, dagli Abba, da tutti loro che sono i veri protagonisti del loro sviluppo sociale ed economico".

Conclude Marconi: "Alcuni ragazzi impareranno anche un mestiere: falegname, fornaio, piccoli passi come quelli delle ragazze del progetto  Mariam per l'emancipazione femminile, che imparano ad essere sarte, infermiere, maestre d'asilo, piccolissime imprenditrici. Andiamo avanti in questo grande e meraviglioso continente Africano, che merita assolutamente oltre alla solidarietà anche il rispetto, la libertà, la parità nell'accesso allo sviluppo sociale ed economico mondiale. Non serve la pietà, ma servono libertà, giustizia, cultura, istruzione, sanità pubblica e rispetto dell'umanità".