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organizzata da Anmil territoriale

Reggio Emilia celebra la 74ª giornata per le vittime del Lavoro

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Reggio Emilia celebra la 74ª giornata per le vittime del Lavoro

“Vogliamo che i numeri dell’Inail siano davvero un utile strumento di lettura del fenomeno e ci parlino chiaramente di quali sono le vie da intraprendere per mirare ad un’azione in cui si combinino con efficacia consapevolezza, prevenzione e controlli ma soprattutto responsabilità condivise e partecipazione di tutti alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro”.

Così commenta la presidente Anmil di Reggio Emilia, Manuela Rosaria Praticò, in vista della celebrazione della 74ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, che sarà celebrata il 13 ottobre anche a Reggio Emilia.

L’Anmil territoriale ha organizzato un incontro che inizierà alle ore 9.20 con il raduno dei partecipanti nel piazzale antistante la Chiesa di Santa Croce 9.30, ci sarà poi la Santa Messa nella Chiesa. Si terrà poi la cerimonia civile, nella sala Tecnopolo 9, in Piazzale Europa, 1 alle ore 10.45, dove parteciperanno per la presidente territoriale Manuela Rosaria Praticò; il presidente della Provincia, Giorgio Zanni; il Questore di Reggio Emilia, Giuseppe Maggese; il direttore dell’Inail di Reggio Emilia, Giulio Oliverio; il direttore del dipartimento di Sanità Pubblica della Ausl di Reggio Emilia Antonia Nini; il Prefetto di Reggio Emilia, Maria Rita Cocciuffa.

Durante la cerimonia civile saranno consegnati i brevetti e i distintivi d’Onore agli Invalidi del lavoro da parte della direzione Inail regionale.

“Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese – spiega la presidente - ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione che dovrebbe invece rappresentare per ciascuno di noi un valore imprescindibile, una priorità e questa  manifestazione sarà l’occasione per sensibilizzare sul tema le forze politiche, stimolando riflessioni e assunzioni di un impegno concreto per il futuro, al fine di arginare morti e infortuni sul lavoro e malattie professionali. È tempo di concentrare poi l’attenzione sulla tutela delle vittime del lavoro”.

“Le notizie di cronaca sono sempre più numerose – conclude - perché si è finalmente compreso che non si tratta di casualità o di eventi ineluttabili, ma piuttosto di una mancanza di rispetto delle normative e della sottovalutazione del rischio in un ambito in cui è la crisi economica ad incidere e a spingere a non investire in prevenzione o a trascurare la formazione”.