Home Cronaca “Il mio voto contrario all’assemblea dei soci del Credito cooperativo reggiano”

“Il mio voto contrario all’assemblea dei soci del Credito cooperativo reggiano”

5
0
Marco Dallari

Riceviamo e pubblichiamo.

-----

Ieri l'altro, domenica 27 novembre, a S. Giovanni di Querciola in Viano, si è svolta l’assemblea dei soci del Credito cooperativo reggiano per approvare alcune modifiche allo Statuto ed al regolamento per le assemblee dei soci. Le modifiche sono finalizzate ad adeguare Statuto e regolamento per le assemblee al modello-tipo suggerito da Federcasse per recepire alcune esigenze di autoregolamentazione della categoria. In modo particolare, il sottoscritto socio, di Viano, ed in sola veste di semplice socio, ha sollevato perplessità su quelle proposte che andrebbero ad aggiungere ulteriori barriere di accesso all’eleggibilità del presidente e degli amministratori stabilendo nuovi requisiti e cause di incompatibilità.

Nel rispondere alle preoccupazioni di qualche amministratore vorrei ribadire che ritengo il fare politica un valore aggiunto, se lo si fa onestamente e con dei principi etici sani. Ma il solo motivo di fare politica, anche se fatta in maniera pubblica e schierata, non può essere utilizzato quale argomento per disapprovare la partecipazione attiva di qualsiasi socio alle vicende del credito cooperativo o di ogni altra realtà associativa. E’ vero che molti politici ci stanno dando un brutto esempio, ma è altrettanto vero che tanti consiglieri comunali o amministratori di piccoli comuni operano con passione e senza alcun ritorno economico per il bene del proprio territorio. E agire per il bene della propria comunità rientra al 100 % anche nella condotta di socio di una banca quale il Credito cooperativo reggiano.

Detto ciò, l’assemblea è proseguita con le votazioni di approvazione delle modifiche regolamentari che hanno visto il mio voto contrario per la mancata considerazione di emendare le norme citate in senso più estensivo. Con questo concludo che il mio voto contrario non costituisce un giudizio negativo verso la banca e la presidenza della stessa che, anzi, apprezzo ed elogio per l’impegno prestato alla crescita dell’istituto, ma un invito ad una maggior apertura democratica verso la base sociale per favorire il ricambio interno.

(Dott. Marco Dallari, socio del Credito cooperativo reggiano)