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Molesti guastafeste alla fiera

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Come ogni anno, e forse ancora di più, la Fiera di San Michele è stata una splendida occasione di incontro, divertimento e condivisione, non tradendo le attese dei castelnovesi e delle persone accorse dai paesi limitrofi o più distanti. È stata una vera a propria festa popolare, di quelle cui sempre più raramente capita imbattersi.

Un solo elemento ha provato copn insistenza a rovinare la festa.
Un solo elemento stonava di brutto.

Collocati in più punti di forte passaggio, ragazze e ragazzi giovani e sfacciati fermavano le persone distribuendo cartoncini stampati, con maleducata insistenza. Il tempo di afferrare il cartoncino, e subito veniva richiesta una somma di denaro, destinata a fantomatiche cause umanitarie. Il tutto con fare arrogante e la faccia di chi è lieto di fregarti.
Chi non abboccava, veniva seguito per un buon numero di passi, con conseguente scia di improperi.
Io definirei tutto ciò disturbo alla quiete pubblica, nonché accattonaggio.
Considero vergognosa l’ordinanza anti-accattonaggio emanata nei mesi scorsi nel nostro Comune, vergognosa perché punta il dito contro un allarme sociale inesistente e perché lede la dignità delle persone, ma, dal momento che è stata attuata, perché non applicarla nell’unico caso che meriterebbe, cioè nei confronti dei guastafeste della fiera?

Una moneta la porgo volentieri a chi ne ha bisogno, mentre soltanto per senso civico non pianterei due schiaffoni a chi ti piglia per i fondelli millantando motivazioni umanitarie.
Chi ha permesso tutto ciò è, seppure inconsapevolmente, complice.

9 COMMENTS

  1. Uhmmm…
    Allora non sono intervenuti come si deve… Erano presenti tutti e tre i giorni di fiera davanti all’antica merceria “Caterina”, presso l’isolato la Maestà e davanti alle “onoranze funebri Mammi”. Sia ben chiaro che non chiedevano elemosina ma estorcevano “contributi” millantando onlus alla stregua dei “Lautari”. C’è differenza da chi chiede elemosina… e di sicuro non si è svolta alcuna “caccia all’uomo” come nel caso dei tre ragazzi nigeriani di quest’estate… Evidentemente un peso e due misure.

    (Roberto Bedini)


  2. Ringrazio il sindaco per la dovuta precisazione e invito il signor Luciano a rileggersi meglio l’articolo, che mi sembra piuttosto chiaro (e magari anche a esprimersi con toni un po’ meno da “uomo duro e rude”… sì, talmente duro che neanche ha la creanza di firmarsi con nome e cognome…). Ribadisco la differenza sostanziale tra l’accattonaggio per come lo intendiamo nell’accezione “classica” e ciò che praticano i guastafeste della fiera. Poniamo il caso di persone che chiedono la carità, senza offrire nulla in cambio: ricerche sul campo hanno dimostrato che quello che propongono è in realtà uno scambio: qualche moneta in cambio dell’autopercezione di avere compiuto un gesto solidale e generoso, con conseguente accresciuto benessere individuale. Non a caso, i momenti in cui gli italiani si sono prodigati con maggiore generosità nei confronti di chi chiede l’elemosina corrispondono ai momenti di maggiore insicurezza politica, individuale e sociale (ad esempio, i tempi di Tangentopoli).
    Poniamo anche il caso dei venditori ambulanti abusivi: qui lo scambio consiste in qualche moneta in cambio di un prodotto il cui uso è palese al momento dell’acquisto. In entrambi i casi, subentrano sentimenti di simpatia e solidarietà che, quando non degenerano nel pietismo e nell’esibizionismo, mi sembrano tutto sommato sani e positivi.
    Poniamo ora il caso dei guastafeste della fiera: loro strumentalizzano fantasiose buone cause per estorcere con l’inganno denaro ai passanti. Non chiedono l’elemosina perchè ne hanno bisogno, ma fanno della frode manifesta il proprio mezzo per procacciarsi denaro, preferibilmente “attaccando” le persone più vulnerabili. Tutto ciò lo ritengo cinico e vergognoso.

    (Federico Zannoni)

  3. Risposta a Zannoni
    Non vedo differenza tra accattoni e raggiratori. Vanno TUTTI perseguiti. Non si vergogni della delibera sull’accattonaggio. Dovrebbe andarne fiero, visto che moltissimi altri comuni, in Italia, oltre il nostro l’hanno applicata e la maggior parte della popolazione ne va soddisfatta. Bene hanno fatto i vigili ad intervenire anche nei confronti di questi molestatori. Anche questo intervento può rientrare nello spirito della circolare tanto vituperata.

    (Fabio Mammi)

  4. Differenze
    Io la differenza la vedo. Credo che perseguire chi importuna e molesta i passanti sia un dovere delle nostre forze dell’ordine, ma vietare l’accattonaggio sempre e comunque mi sembra eccessivo. Mi è stato insegnato che la mia libertà finisce dove comincia quella di un altro; non vedo in che modo essi ledano la mia libertà semplicemnete standosene compunti ai bordi di una strada a domandare qualche spicciolo senza nemmeno aprire bocca. D’accordo, invece, a limitare questa pratica all’esterno di luoghi “delicati” dove ulteriori sofferenze non sarebbero consigliabili.

    (Alessio Zanni)

  5. Allora facciamo a non capirci
    Caro Zanni, allora si vuole per forza giocare al non capirci. Un passo indietro. L’ordinanza del Comune non è nata tanto perchè non sapevano cosa fare in Consiglio comunale. Vi era un problema SERIO, evidenziato in più occasioni da numerosi cittadini, di alcuni (forse una decina) elementi trasbordati tatticamente a Castelnovo con il PRECISO INTENTO di fare accattonaggio molesto e NON STANZIALE come Lei riferisce. Tutti sappiamo che queste persone entravano nei vari negozi e fermavano le persone lungo la strada per chiedere soldi e a volte, e sottolineo a volte, anche con insistenza ingiustificata e molesta. Nulla Le vieta di fare l’elemosina a quelle persone che, sedute siu marciapiedi, allungano la mano o ti indicano un cartello. Questo è chiedere l’elemosina. Altro è quello che accadeva a Castelnovo. Dal momento stesso che una persona mi ferma per la strada o entra in un negozio e mi “chiede” insistentemente due o cinque euro non è più degno di essere considerato MENDICANTE. L’insegnamento di suo padre è giustissimo, ma la citazione è fuori luogo per l’argomento trattato. Io sono libero di fare l’elemosina ma nessuno ha il diritto di impormela.

    (Fabio Mammi)

  6. Errore
    Sinceramente di accattoni molesti non ho avuto grande esperienza a Castelnovo ne’ Monti; forse perchè non ho un’attività commerciale, forse perchè incuto loro timore… non so. In 21 anni di residenza a Castelnovo mi sarà capitato un paio di volte al massimo che mi fosse richiesta un’elemosina con avvicinamento e insistenza: non credo sia un’emergenza.
    Le mie affermazioni su accattonamento stanziale fac$evano riferimento ad alcuni episodi di cui sono diretto testimone durante la fiera, ovvero persone in silenzio in ginocchio ai lati della strada con un pezzo di cartone scritto in mano. Se con questa ordinanza si va a colpire sia questi ultimi sia quelli molesti, a mio avviso si commette un grave ERRORE.

    (Alessio Zanni)