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Baiso omaggia le pietre d’inciampo di Caluzzi e Tonelli

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Lorenzo Francesco Caluzzi nacque il 10 marzo 1924 a Levizzano di Baiso. Venne deportato il 15 agosto 1944 all’età di vent’anni. Quando arrivarono i tedeschi Lorenzo si trovava a Caliceto con un suo amico di nome Giovanni. Ai due era stato detto di scappare per i campi, e così aveva fatto Giovanni. Tuttavia Lorenzo temeva che, se fosse scappato, i nazisti avrebbero bruciato casa sua, quindi non tentò la fuga e venne catturato. Venne in seguito portato al campo di transito di Fossoli, dal quale fu poi trasferito al campo di lavoro di Kahla, in Turingia, nella Germania centrale. Da quel momento non si ebbero più notizie di lui. Dal documento della Croce Rossa Internazionale risulta che Lorenzo morì il 19 gennaio 1945 per esaurimento e l’atto di morte venne compilato dal Comune di Baiso nel 1949.
Lodovico Tonelli nacque invece il 19 marzo 1896 a Baiso, era sposato ed aveva cinque figli. Venne arrestato il 30 luglio del ‘44, mentre lavorava nei pressi di Cerredolo (presso Ponte Dolo) durante i rastrellamenti dell’operazione Wallenstein III. Fu deportato sempre a Kahla, dove lavorò come operaio nella fabbrica Reimahg, assemblando aerei tedeschi all’interno di cunicoli sotterranei situati in una miniera di sabbia dismessa. Durante tutto il periodo di detenzione la famiglia non ha mai avuto notizie di Lodovico. Tramite alcuni conoscenti rientrati dopo la guerra, i familiari sono venuti a conoscenza della sua morte, avvenuta il 15 febbraio 1945 per un problema cardiaco.
Caluzzi Lorenzo e Tonelli Lodovico sono stati ricordati silenziosamente, nello stesso modo nel quale hanno vissuto. "Mi piace ricordare - commenta il vice sindaco Fabio Spezzani - che mentre Caluzzi non ha lasciato discendenti, Tonelli ha ancora due figli in vita e proprio uno di loro, Fabrizio Tonelli, è stato anche consigliere nella precedente legislatura. Ma voglio anche e soprattutto ringraziare la famiglia Giannini, che si occupa della manutenzione della pietra d'inciampo di Caluzzi e la famiglia Tonelli, che la pietra ce l'hanno davanti a casa ed alla quale dedicano particolare attenzione. Un pensiero riconoscente va inoltre al Pd di Casalgrande che sabato mattina ha provveduto ad omaggiare le pietre che ricordano Lorenzo e Lodovico. Un omaggio silenzioso e discreto, comunicato quando già era compiuto, come si confà a quelle cose profonde che stanno oltre qualsiasi slogan."

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