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“Il profumo della mia casa” di GiulyS

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“Il profumo della mia casa”

 

L’autunno è morto ricorda.

 

Il profumo della mia casa

ricade in gocce di rugiada

sui miei passi, sui miei occhi.

 

Il verde prato deriso a settembre

all’alba dei sogni si stende

sui miei sospiri, sui miei respiri.

 

Pozzanghere di perduti rimpianti

echi di desideri ci sguazzano

il pensiero di un gesto mai nato, irrealizzato.

 

Il profumo della mia casa

è fatto d’autunno, di foglie gialle, 

di legna accesa, di caldarroste e di feste,

 

di pioggia e di silenzi, momenti

di niente, sere a scrivere

e disegnare - musiche - immaginare e sognare,

 

di cibi gustosi e saporiti - certezze - 

di pane dorato appena sfornato - televisione - 

del latrato del mio cane nel prato.

 

Il profumo della mia casa 

m’accompagna nei viaggi, nei giorni,

nei cambiamenti, nei combattimenti.

 

Tuoni e lampi ormai lontani - carezze - 

negatività che non appare scompare s’addolcisce

il tornare e il non poter restare.

 

Comunque ritorno: Buongiorno!

L’autunno è morto ricorda.

L’infanzia cullata è lontana

la via protetta è perduta.

 

Il profumo della mia casa

ricade d’autunno

in gocce di ricordi - rugiada -

e m’accompagna nei giorni.

 

L’autunno è morto ricorda.

 

(Poesia scritta da GiulyS, un po' di tempo fa, segnalata al Premio Letterario Nazionale “Raffaele Crovi” per la Letteratura d’Appennino - I Edizione 2017)