Home Diocesi ne' Monti Questa domenica prepariamo il pranzo per la Casa della Carità

Questa domenica prepariamo il pranzo per la Casa della Carità

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Riceviamo e pubblichiamo

 


Zona Pastorale di Felina
16.10.2022 -
Domenica XXIX del Tempo Ordinario (Anno C)


Introduzione alle Letture

Prima Lettura: Es 17,8-13:
Mosè orante ci è di esempio di costanza nella preghiera.

Salmo Responsoriale: Sal 120,1-2; 3-4; 5-6; 7-8:
Il salmista ci aiuta a ben disporci all’ascolto della Parola di Dio.

Seconda Lettura2Tm 3,14-4,2:
L’apostolo esorta tutti a coltivare la perfezione mediante la Parola di Dio.

Vangelo Lc 18,1-8:
Gesù ci rivela la grande disponibilità di Dio a venire incontro ai cultori del suo nome.


 

Calendario settimanale

Sabato 15 ottobre Santa Teresa di Gesù Bambino
ore 16.30 nella Basilica della Ghiara, Santa Messa presieduta dal Vescovo Giacomo nella festa annuale delle Case della Carità.

Domenica 16 ottobre Domenica XXIX

Lunedì 17 Ottobre Sant'Ignazio di Antiochia

Martedì 18 Ottobre San Luca Evangelista
Ore 20,30 al Centro interparrocchiale di Castelnovo
Incontri della scuola di Teologia

Sabato 22 Ottobre

Domenica 23 Ottobre Domenica XXX

 

In questo mese di ottobre dal venerdì al sabato all’oratorio del Fariolo alle 20,15 recita del Santo Rosario

 

Domenica 23 ottobre sarà la nostra Zona pastorale a preparare il pranzo per la Casa della Carità.
Per informazioni Deanna.

 

La Caritas abbisogna di: olio di oliva e di semi.


 

Un racconto per l’anima

Esempi di preghiera continua

- Ogni volta che suonavano le ore, sant’Ignazio di Loyola si raccoglieva per innalzare la mente a Dio.
- San Tommaso d’Aquino innalzava spessissimo brevi preghiere a Dio, quando studiava, quando stava a mensa, quando usciva di cella o quando vi rientrava; come pure nei ritagli di tempo, durante il giorno.
- I monaci dì Egitto — narra Cassiano — usavano dire frequentemente la giaculatoria: «Dio, vieni in mio aiuto. Fa’ presto a soccorrermi». Era una piccolissima preghiera, ma efficace a stabilire quel contatto diretto di cui abbiamo parlato.


 

Lettera enciclica Fratelli tutti
del Santo Padre Francesco
sulla fraternità e l'amicizia sociale

Capitolo primo: le ombre di un mondo chiuso

18. Certe parti dell’umanità sembrano sacrificabili a vantaggio di una selezione che favorisce un settore umano degno di vivere senza limiti. In fondo, «le persone non sono più sentite come un valore primario da rispettare e tutelare, specie se povere o disabili, se “non servono ancora” – come i nascituri –, o “non servono più” – come gli anziani. Siamo diventati insensibili ad ogni forma di spreco, a partire da quello alimentare, che è tra i più deprecabili».
19. La mancanza di figli, che provoca un invecchiamento della popolazione, insieme all’abbandono delle persone anziane a una dolorosa solitudine, afferma implicitamente che tutto finisce con noi, che contano solo i nostri interessi individuali. Così, «oggetto di scarto non sono solo il cibo o i beni superflui, ma spesso gli stessi esseri umani». Abbiamo visto quello che è successo agli anziani in alcuni luoghi del mondo a causa del coronavirus. Non dovevano morire così. Ma in realtà qualcosa di simile era già accaduto a motivo delle ondate di calore e in altre circostanze: crudelmente scartati. Non ci rendiamo conto che isolare le persone anziane e abbandonarle a carico di altri senza un adeguato e premuroso accompagnamento della famiglia, mutila e impoverisce la famiglia stessa. Inoltre, finisce per privare i giovani del necessario contatto con le loro radici e con una saggezza che la gioventù da sola non può raggiungere.


 

Per pregare con il Vangelo della prossima Domenica

 

Domenica XXX del Tempo Ordinario (Anno C)
23 Ottobre 2022
Vangelo secondo Luca (Lc 18,1-8)

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che aveva-no l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al Tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblica-no.
Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio per-ché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le de-cime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a di-stanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».