Home Cronaca “Con la vineria facciamo incontrare persone”. Accade a Felina

“Con la vineria facciamo incontrare persone”. Accade a Felina

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Riscoprire la genuinità dei sapori e dei prodotti è la filosofia seguita da Giovanni Ciampi che a Felina ha aperto, assieme alla sua famiglia, lo scorso luglio, "Vineria Indipendente”, un’enoteca che oltre a vendere prodotti naturali, è divenuta un luogo di aggregazione molto apprezzato dai cittadini della montagna, grazie agli eventi che si svolgono.

Una nuova realtà che merita il titolo di “negozio di bottega di qualità” dove la selezione della materia prima è, dicevamo, essenziale.

L’apertura del locale rientra in un progetto sviluppato da “Tenuta Demaio”, cantina di vini naturali di origine pugliese dell’azienda agricola della famiglia della moglie, la dottoressa Valentina Demaio, pediatra di libera scelta di Carpineti, Toano e Villa.

Giovanni ci racconti come è nata l’idea di investire nell’enoteca.

Siamo in Appennino dal 2109, da quando mia moglie ha assunto l’incarico di pediatra. Ci siamo subito adattati a questo posto magnifico e col tempo abbiamo pensato che avremmo potuto offrire vini biologici e naturali e prodotti gastronomici ricercati di elevata qualità. Ed è un po’ quello che già facciamo con l’azienda in Puglia.

Facciamo un passo indietro. Come nasce questa sua passione per il vino?

Per lavoro. Mi sono laureato scrivendo una tesi sul vino e poi ho iniziato a lavorare in alcune cantine pugliesi e a seguire l’azienda di mio suocero in Puglia; ancora adesso ne seguo la parte commerciale. Produciamo un vino biologico e naturale; questo vuol dire meno impatto di chimica di sintesi all’interno del prodotto, e non utilizzo di pesticidi in campagna.

Lei insegna ed è anche un sommelier.

Sono insegnante di sostegno all’Istituto Cattaneo ma non mi definisco un sommelier nel vero senso della parola.

Cioè?

Ho fatto diversi corsi da sommelier del vino e dell’olio ma non ‘esercito’, diciamo così. Quello che ho imparato, e lo faccio con passione e dedizione, lo metto semplicemente in pratica nel corso degli eventi che organizziamo qui in enoteca. Le conoscenze che ho acquisito mi aiutano nel raccontare le caratteristiche del mio vino e lo metto a disposizione dei clienti della nostra enoteca nel creare i giusti abbinamenti ai loro piatti. Non mi concentro poi molto su tutti gli aspetti tecnici tipici del sommelier, quindi olfatto, profumo, gusto, ma vado alla ricerca di vini veri che abbiano un forte legame con il territorio.

In enoteca quindi avete il vino prodotto nella vostra tenuta?

Si ma non solo. È chiaro che i nostri prodotti, olio e vino, sono il nostro punto di forza, ma abbiamo anche una selezione dei migliori vignaioli italiani e internazionali che seguono la nostra stessa filosofia di vini. Ma non solo vino. Anche tantissimi prodotti gastronomici selezionati con cura.

L’enoteca è diventa anche un importante punto di aggregazione…

Sì, a novembre ho organizzato la prima edizione di Bevendo si impara, un micro corso di avvicinamento al vino naturale, ma l’ho fatto un po’ in sordina, senza troppa pubblicità, eppure è stato così tanto apprezzato che molte clienti ed appassionati mi hanno chiesto di riproporlo. Quindi da gennaio abbiamo quindi organizzato questi nuovi quattro incontri che, come dicevo prima, saranno quattro serate, ognuna dedicata ad una tipologia del vino, un modo per avvicinarsi alla degustazione dei vini naturali.

Entriamo nei dettagli...

Sono serate in cui il vino ‘incontra’ la cultura. La prima serata sarà dedicata ai vini bianchi, la seconda ai macerati, la terza ai rossi e la quarta alle ‘bollicine’: raccontiamo la storia dei produttori, la vinificazione di questi vini e le loro particolarità e non mancano cenni storici. Ogni vino poi è sapientemente abbinato da una nostra chef Nicole Ferrari ad altrettanti cicchetti con prodotti che produciamo noi o prodotti da aziende della montagna. Sono incontri molto coinvolgenti e finiscono col fare comunità perché stanno nascendo tantissime amicizie anche tra i corsisti.

Giovanni, ci sono nuovi progetti in cantiere?

Abbiano in cantiere tanti progetti. Sicuramente ci sarà un’evoluzione di quello che è il nostro concetto dell’enoteca, per adesso diciamo che stiamo lavorando per ‘darle più spazio’ … penso che tra marzo e aprile ci sarà questa novità. Poi da questo chissà che non riusciremo a riportare una parte della nostra attività produttiva anche in montagna. Mi piacerebbe molto.