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Brasile / La sagra di “Senhora Santana”

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Ecco la "lettera mensile" di don Marco Ferrari dal Brasile. Don Marco era recentemente stato in Italia per un periodo di riposo.

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Oi amici, eccomi di nuovo a scrivere le solite, forse noiose, due righe, dopo il rientro dall'Italia. Appena rientrato ho subito avuto a che fare con la sagra, “Senhora Santana” (26 luglio). Per chi non ha idea di cosa sia, spiego brevemente. Sempre inizia con la novena, nove giorni di celebrazioni seguiti, tutte le sere, da una lotteria (bingo) o da un sorteggio di qualche premio. Il giorno della festa si comincia alle 6 del mattino, con una processione per le vie della città, canti in onore alla patrona, una banda formata da giovani di una scuola superiore, mortaretti… per svegliare tutti alla festa. Poi in mattinata la Messa in piazza, distribuzione della torta, preparata e tagliata il giorno prima (quest’anno 1.463 pezzi, per avere un’idea) e pranzo, almeno per chi ha pazienza nel fare la fila. Pomeriggio processione per le strade della città e poi il “bingo” finale. La processione e il bingo sempre mi preoccupano un po’ per la grande folla, quest’anno un’esagerazione. Chiaro che quello che più attira è il bingo (che fede...), c’erano in premio una macchina (130.000 km percorsi), un motorino 50cc nuovo (offerto) e un vitello. Si calcola ci fossero qualche migliaio di persone alla processione, certamente più di 5000 per il bingo. Tutto questo senza un poliziotto, mi sono stancato di chiamarli tanto non vengono. Con queste folle può succedere di tutto. Essendo festa, i banchetti che vendono alcolici ai lati della festa religiosa abbondano, quindi qualcuno che ha voglia di fare un po’ di confusione è facile che appaia. Grazie al cielo è andato tutto bene.

Tutto questo per dirvi com’è stato il rientro… Ben movimentato. Ora riprendo il ritmo normale delle attività e impegni di sempre. Come forse sapete, ero venuto in Italia con un gruppetto di amici brasileiros; ci siamo trovati sabato per vedere un po’ di foto e condividere un po’ l’esperienza. Sono rimasti contentissimi e ringraziano quanti hanno incontrato e conosciuto. Da queste parti il mese di agosto è il mese delle vocazioni, si ricordano nelle 4 domeniche: il sacerdote, i papà, i religiosi, i catechisti e ministri laici. Solo non piace ai fidanzati, vengono a fissare il matrimonio per novembre o dicembre ma nessuno si vuole sposare in agosto, dicono che da “desgosto”. Risultato: anche quest’anno nessun matrimonio in agosto.

Amici e amiche, um grande abraço e alla prossima.

(Padre Marco)