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Castelnovo, la mostra di Corrado Tamburini

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L’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelnovo ne’ Monti propone per il mese di luglio la mostra di pittura Arcunta (= racconta, nel dialetto della montagna reggiana) dell’autore castelnovese Corrado Tamburini. E’ una nuova tappa del progetto, in corso di svolgimento ormai da molti anni, che si prefigge la presentazione e la valorizzazione delle produzioni artistiche degli autori del nostro territorio, una scelta che ha coinciso inizialmente con l’ambito comunale e montano e che si è poi sempre più aperta anche all’esterno, a voci, interventi, collaborazioni e contesti nuovi e diversi.

Nelle rinnovate sale di Palazzo Ducale, che sempre più appaiono come una cornice suggestiva e stimolante a cui adattare allestimenti anche molto eterogenei, sono state presentate numerose proposte di grande interesse e qualità, che hanno visto interessanti sinergie con altri enti, organismi e istituzioni del territorio provinciale, prefigurando l’avvio di uno stimolante metodo di lavoro teso ad ottimizzare la riuscita e la diffusione delle varie iniziative e a contenerne i costi.

E ora Arcunta di Corrado Tamburini, appartato autore castelnovese che negli ultimi anni è molto cresciuto dal punto di vista artistico e ha esposto i suoi lavori in interessanti contesti. Tamburini presenta alcune storie ispirate alla tradizione orale e popolare e alla cultura contadina della montagna reggiana e le rielabora utilizzando modalità espressive, supporti e una tavolozza di un’inconfondibile cifra stilistica che pare ispirata ad un approccio pittorico di tipo “etnico-antropologico”. Nei quattro racconti nei quali si articola la mostra (La storia di Pierina, La Lavrina, Il topo e il riccio e Frammenti) si intreccia una suggestiva dialettica tra un’idea di ricerca sulla memoria dei luoghi e delle persone della montagna e la forma di questa ricerca: i linguaggi dell’arte contemporanea, nei quali affiorano riferimenti a culture provenienti dai più remoti angoli del mondo.

Questa mostra è il curioso e interessante esperimento di un moderno cantastorie che, anziché illustrare i quadri delle sue narrazioni sull’accompagnamento della musica di un organetto, stende il suo racconto su tele di grezza juta. Nel catalogo pubblicato per l’occasione, oltre ad un testo di presentazione critica della mostra e dell’autore, lo storico Giuseppe Giovanelli ha inserito un’interessante riflessione sulla tradizione orale della montagna reggiana, cui il lavoro di Tamburini si rapporta in forma inedita.

Mostra a cura di
Paolo Ielli

Testi in catalogo di
Paolo Ielli
Giuseppe Giovanelli
Corrado Tamburini

Sede della mostra
Palazzo Ducale, via Roma, 12/B – Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia);

Periodo
dall'8 al 30 luglio 2006

Inaugurazione
sabato 8 luglio 2006 – ore 18

Orari
tutti i giorni, ore 16 – 19; lunedì, anche 10 – 12; venerdì di “Frescaspesa” (15,22,29) anche 21 - 22,30

Catalogo in mostra. Ingresso gratuito