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Vuoi raggiungere Castelnovo? Per di qua…

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CASTELNOVO NE’ MONTI – “Abbiamo cercato di coinvolgere più persone possibili, ma, come si dice, chi è assente ha torto”. Parola di Fabio Bezzi, vicesindaco, che ha presentato la serata, quella di ieri, in cui si illustrava ai cittadini (quelli che c’erano, una ventina) il progetto della nuova segnaletica che l’Amministrazione ha affidato a professionisti, investendoci la ragguardevole somma di 250.000 euro.

Ha aggiunto: “La nuova segnaletica riguarderà al principio i centri di Castelnovo e Felina e le direttrici stradali per portano qui a partire dai caselli autostradali di Parma, Reggio e Modena, che mostrano un sistema di indicazioni spesso insufficienti, sconnesse, contraddittorie. Lasceremo per il momento indietro la zona oltre crinale appenninico, per la quale contiamo di rapportarci a suo tempo col Parco nazionale”.

E ancora: “I cartelloni stradali vanno sfoltiti. Spesso ne troviamo infatti un accumulo disomogeneo, inutile e perciò dannoso, con fastidiose mescolanze di pubblico e privato; con cartelli attaccati in alto o in basso dove capita; a pali della luce, ad alberi, a cancellate… Occorre un riordino generale“.

“Questo progetto ha comunque nelle nostre intenzioni una finalità che va oltre la mera razionalizzazione dei segni stradali. Vogliamo infatti fare dei nuovi elementi anche oggetti d’arredo urbano, o quantomeno che nello spazio urbano si inseriscano nel modo più armonioso possibile. Di più: farne mezzi di vera e propria promozione turistica”.

L’immagine, già. Proprio su questo ha puntato il lavoro preparato dal gruppo di professionisti (il felinese arch. Alessandro Canovi, Evita Gelati, di Montecavolo, e collaboratori), che ha illustrato l’analisi compiuta, i nodi riscontrati e le soluzioni proposte. Soluzioni che, come ha detto la Gelati, “abbiamo cercato accattivanti e all’avanguardia, per dare un appeal di freschezza al paese e al territorio comunale”. "Si tratta di una cosa che non molti comuni hanno intrapreso".

IL CENTRO STORICO

“L’ho visitato proprio in questi giorni per la prima volta - ha detto ancora la Gelati - e l’ho trovato bello, interessante. Ma avrei fatto un po’ fatica a trovarlo… ”. Questo argomento è stato oggetto di qualche impressione da parte di alcuni degli intervenuti.

Si è rilevata (ribadita) la necessità di individuare le singole zone, all’interno di esso, che meritino di essere segnalate con apposite targhe didascaliche, magari anche con traduzioni in altra lingua, per puntare più decisamente ad un turismo senza confini.

Si è anche sottolineata inoltre l’opportunità di aprire una strada per gli avanzi sulla cima di monte Castello, ove si dovrebbe però scavare per vedere “cosa c’è sotto” ed eventualmente valorizzarlo. Il sindaco Gian Luca Marconi è intervenuto per dire che ci si sta anche guardando attorno per cercare di attivare un piccolo spazio-museo da collocare proprio nel nucleo antico del capoluogo, dove radunare alcune delle vestigia raccolte, per invogliare i visitatori a frequentarlo.

Il progetto investirà anche la toponomastica. Nel complesso, un appuntamento interessante.

(Agenzia Redacon)