Riceviamo e pubblichiamo.
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Non è certo la prima volta che come minoranza consiliare affrontiamo le tematiche occupazionali, che rappresentano uno dei pilastri su cui poggia la tenuta, e anche il rilancio, del nostro territorio.
In questi giorni abbiamo raccolto notizie di ulteriori criticità, nel senso che altre imprese del comprensorio montano starebbero attraversando momenti di non piccola difficoltà, col rischio di dislocazione e finanche di dismissione dell'attività.
Non siamo in grado di sapere se dette notizie siano in tutto o in parte fondate, ma ci sembra che non possano essere comunque ignorate o sottovalutate, giusto per vedere se e come il sistema pubblico/istituzionale possa muoversi - unitamente ai diversi corpi sociali, e qui il pensiero corre all'iniziativa sindacale del 7 c.m. a Castelnovo ne' Monti - onde arginare il fenomeno (ove confermato) senza per questo interferire con l’autonomia decisionale delle singole realtà aziendali.
L’occasione per una tale disamina potrebbe essere il prossimo Consiglio comunitario, che dovrebbe essere ormai vicino, posto che abbiamo da pronunciarci sul bilancio di previsione 2008, e in quella circostanza la presidenza potrebbe informarci sull’andamento dei livelli occupazionali in montagna. Per quello che ad oggi è dato sapere da parte di codesti uffici, che tuttavia non mancano degli strumenti per acquisire questo dato, che è quello da cui partire per la valutazione di cui si diceva.
(I capigruppo di minoranza consiliare in Comunità montana Riccardo Bigoi, Paolo Bolognesi, Marino Friggeri, Giuseppe Moncignoli, Davide Morani, Paolo Orsini, Leonardo Ruffini)