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Castelnovo ne’ Monti rivuole le preferenze

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Castelnovo ne’ Monti ha detto sì al sistema delle preferenze. Nell’ultima riunione del Consiglio comunale si è discusso di un ordine del giorno presentato da Robertino Ugolotti, della “Lista civica” circa il “mantenimento della possibilità per i cittadini alle elezioni europee di scegliere i parlamentari e l’introduzione della preferenza nell’attuale legge elettorale per il Parlamento italiano” (questa la formula).

Alla discussione hanno partecipato diversi consiglieri e alla fine il risultato è stato di una quasi unanimità a favore (contraria solo Liana Gatti, del “Gruppo misto”), per cui il documento approvato sarà inviato all’indirizzo della Camera dei Deputati.

Dopo l’esposizione dell’interessato è intervenuta proprio l’ex collega di gruppo Gatti, che ha motivato la sua contrarietà col fatto che “le preferenze favoriscono chi ha più disponibilità economiche”. Per pagarsi la campagna, sottinteso. Questo era stato in realtà uno – se non il – motivo alla base della decisione di passare a suo tempo (1993) ai collegi uninominali (vedi).

Walter Davoli, capogruppo di “Castelnovo insieme”, Maria Luisa Muzzini e Giuliano Maioli hanno espresso il loro appoggio alla proposta. Quest’ultimo ha infatti sostenuto: “Non capisco per quale motivo un partito debba decidere per me. Mi pare un elementare concetto di democrazia”.

Luigi Bizzarri “fondamentalmente condivide”: “Se si tratta di scegliere una cosa contro l’altra (preferenze o lista bloccata, cioè, ndr) opto per la preferenza, che almeno non cade dall’altro come succede nell’altro caso”. Scelta del meno peggio, insomma, dato che comunque ogni sistema presenta pregi o difetti a seconda del punto di vista e dell’obiettivo che prioritariamente il legislatore intende raggiungere.

Umberto Casoli: “Ovviamente sono d’accordo, per salvaguardare la possibilità di scegliere il rappresentante che preferisco”.

Per il vicesindaco Fabio Bezzi “le liste bloccate sono uno sfregio”.

Luigi Cagni ritiene la discussione “un po’ semplicistica e forse anche fatta non nella sede opportuna; fatto ovviamente salvo il diritto del Consiglio di discutere questo ed altri argomenti. Rilevo – e non mi sembra un fatto positivo – che ad ogni elezione politica si assiste ad un cambio della legge elettorale”.

Il voto finale dà il seguente risultato: 17 sì (maggioranza, Rifondazione, Lista civica) e 1 no (Gruppo misto).

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Documenti:
Tratto da un seminario svoltosi a Roma nel luglio scorso, vi proponiamo un intervento in cui vengono trattati i temi della governabilità e della rappresentatività in relazione al sistema elettorale