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Qualche nota sulla provinciale 9 e sulle cause dei danni del maltempo
Ci scrive Umberto Manari, direttore tecnico dell’impresa che ha eseguito i lavori lungo la strada provinciale 9, dove martedì si è verificato lo smottamento: “Il dissesto nelle zone montane o scarsamente antropizzate è senza ombra di dubbio riconducibile ad un cambiamento degli eventi atmosferici associato ad una mancanza assoluta di opere manutentive del territorio a cui si somma la scomparsa completa della manutenzione cosiddetta minuta”
“Montagna intubata”
“I fiumi, i torrenti e finanche i più piccoli rii della nostra montagna sono in pericolo: quattro grandi impianti e miriadi di microcentrali idroelettriche incombono sul nostro Appennino. Gli impianti di cui si sta parlando, ancora di tipo tradizionale con lunghe intubazioni, scavi e forte impatto ambientale, mettono a rischio il futuro dei nostri corsi d’acqua proprio ora che una nuova normativa sulla pesca apre interessanti prospettive di sviluppo turistico consentendo la pesca a pagamento sui fiumi e torrenti montani”. Intervento dei gruppi ambientalisti reggiani. AGGIORNAMENTO: ci scrive il sindaco di Toano
“Troppi interventi sui nostri fiumi”
“Osservando il Secchia per un breve tratto su un totale di appena 4 km circa, si possono vedere tutta una serie di interventi che singolarmente analizzati potrebbero non essere valutati negativamente, ma considerandoli nel loro insieme, e cioè tutti concentrati in una manciata di chilometri, diventano inaccettabili per l’impatto che hanno sul territorio”. Ci scrive una lettrice. AGGIORNAMENTO. Nota di Michele Lombardi, sindaco di Toano