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A Castelnovo un quagliodromo intercomunale

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Il Consiglio comunale che si svolgerà a Castelnovo ne' Monti lunedì 27 febbraio è piuttosto corposo (vedi l'odg completo), ben 23 punti all'ordine del giorno. Parecchi dunque gli argomenti, anche diversi sui quali si può ragionevolmente prevedere un po' di discussione. Talchè, iniziandosi alle ore 18, non sarà da escludere un aggiornamento della seduta.

A parte questo, vediamo che si provvederà a sostituire il consigliere capogruppo Alessandro Davoli, che ha rassegnato la proprie dimissioni, già da tempo annunciate. Si discuterà su interpellanze, mozioni e ordini del giorno, perlopiù proposti dai gruppi di minoranza, su argomenti già anticipati alla stampa (smaltimento rifiuti, piano energetico, infiltrazioni d'acqua, censimento alberi di pregio, richiesta incontro amministratori Iren, fascismo, testamento biologico, acquisto aerei militari...). Poi un ordine del giorno di Coldiretti. Il regolamento per il servizio di assistenza domiciliare, quello per il mercato del contadino.

Il punto n. 22 è una novità: "Sottrazione all’uso civico di terreno in località 'Monte Zuccalone', Comune di Castelnovo ne’ Monti, per realizzazione del 'nuovo quagliodromo intercomunale' da realizzarsi da parte di Atc RE 4 montagna – Ambito territoriale di caccia" (a questo proposito vedi altro pezzo).

 

13 COMMENTS

  1. Premesso che, forse, non tutti sanno che la desineza di origine greca ..”dromo”, tradotto, significa “luogo in cui corrono”, da cui i termini più consueti: Ippodromo, Autodromo, Velodromo, Cinodromo. Analogamente agli ippodromi e ai cinodromi, anche nei quagliodromi si potranno fare scommesse sulle quaglie, vincenti o piazzate ???
    Mi chiedo se correranno con la sella o traineranno i cariolini da trotto ?
    Credo che, uno stadio per la corsa delle quaglie, sia sicuramente ciò che mancava all’offerta di spettacolo sportivo di Castelnovo Monti.
    Gioacchino Pedrazzoli

  2. Vorrei rispondere al sig. Gioacchino Pedrazzoli che il quagliodromo intercomunale esisteva già, prima che i politici per fare il Parco lo chiudessero. Faccio notare che in quel campo correvano i cani, le quaglie venivano liberate e volavano, non ho mai visto animali con quattro zampe ed orecchie lunghe a parte i cani correre. Mi sembra opportuno prendere questa inziativa per fare divertire tanta gente. Oppure ha diritto a divertirsi solo chi corre in moto nei boschi?

    (Corrado Castagnetti)

    • Non capisco cosa ci sia di divertente nello sparare a delle povere quaglie. Animale tra l’altro noto per la propria velocità, astuzia e aggresività nei confronti degli esseri umani. Vi hanno informato che esistono i poligoni con piattelli? O forse sparare e colpire quelli è troppo difficile?

      (Alessandro)

        • Quindi vuol dire che farete solo alzare in volo (possiamo immaginare che volo siano in grado di fare) le quaglie senza sparargli?! Mi spiace ma mi viene molto difficile crederle. Inoltre ritengo che già durante il periodo di caccia i vostri cani si dilettino ad alzare le prede, il problema è semmai riuscire a colpirle.

          (Alessandro)

    • Il sig. Castagnetti sembra far capire perfettamente il “motivo” del progettato quagliodromo: divertirsi. Proprio vero che tutti si divertono come possono. Peccato si debba ammazzare, per saziare il proprio piacere. Certo, aggiungo, che è davvero un’impresa da veri uomini sparare a volatili mollati poco prima apposta per essere impallinati. Penso, fosse possibile, a come sarebbe bello fornire anche loro di uno schioppo… Giusto per dare il senso che la gara sportiva si compie ad “armi” pari.

      (Antonio)

      • Anche il pollo arrosto che lei trova nel piatto può saziare il proprio piacere, saranno altri veri uomini che ammazzano la carne da lei mangiata, forse lei è vegetariano? In questo caso gli animali vengono liberati oppure meglio allevarli e trovarli ai ristoranti o sulle nostre tavole già cucinati?

        (Corrado Castagnetti)

  3. Il quagliodromo a Castelnovo ne’ Monti è, per quanto riguarda i miei ricordi di cinquantenne, sempre esistito. Per tanti anni al Pianello per merito di tanti appassionati tra cui vorrei ricordare i compianti dottor Savino Pedrazzoli ed il prof. Leardo Giovanelli, poi ridimensionato in via Boschi del capoluogo, ed ora su richiesta dell’ATC 4 e delle associazioni venatorie si dovrebbe realizzare in località Monte Zuccalone che si trova tra Monteduro e la Sparavalle e Ca’ di Scatola. Il Comune darebbe in comodato gratuito il terreno e la realizzazione, con costi certamente non assolutamente paragonabili a quelli del canile (2,2 milioni di euro) o del campeggio (milioni di euro), sarebbe a carico totalmente delle associazioni venatorie ed Atc. Per un quagliodromo ringrazio il mio prof. Gioacchino Pedrazzoli per la simpatica ironia sul “dromo”, occorrono strutture ed impianti non ulteriormente paragonabili a quelli del canile. Per il canile occorrono giustamente strutture importanti e ricoveri per cani, poi corrente elettrica, acqua, depuratore, strade, ecc., che nel terreno di Monte Zuccalone tra l’altro non potrebbero essere realizzati (per la natura del terreno e per i costi proibitivi…). Non voglio tornare sul faticoso percorso e sulle difficoltà per impatto ambientale, acustico, problematiche geologiche, ecc.(Villa-Castelnovo Croce sotto la Pietra-Costa de’ Grassi-Ca’ di Scatola-Carpineti-Vetto-Casina) che ci hanno portato ad individuare a Canova di Ramiseto il luogo idoneo per il canile comprensoriale. Sabato prossimo 25 febbraio a Ramiseto si presenterà il progetto e ci sono tutte le condizioni necessarie, come ha detto il sindaco Dolci, per realizzarlo. Grazie anche all'”editorialista” per aver posto l’attenzione sul problema del canile anche se proprio con il quagliodromo non ha nulla da spartire.

    (Gian Luca Marconi, sindaco)

    —-

    Ringraziamo il sindaco per l’intervento. Ma rimane inevaso il dubbio posto nell’editoriale su quale sia l’utilità pubblica della struttura, a maggior ragione visto che il Comune, come ci spiega, dà il terreno in comodato gratuito.

    (red)

    • Si fa sempre molto per i cacciatori, ma voglio ricordare al sig. sindaco e ai signori dell’Atc 4 che la zona prescelta è meta in estate di tantissimi tartufai ed è nominata anche da parmigiani, mantovani e modenesi che ben ricordano la vocazione tartufigena di quel luogo. Visto che la caccia, il tartufo e la pesca sono hobby a pari merito che appartengono alle nostre zone spero vivamente che il quagliodromo non impedisca a noi tartufai di poter continuare a frequentare quelle zone di raccolta.
      Grazie.

      (Gabriele Campari)

  4. Ci terrei a far presente ai nostri amministratori che il territorio deve essere fruibile a tutti, preciso che il monte Zuccalone è un’ottima zona per la cerca dei tartufi. Ricordo agli stessi politici che a Reggio Emilia siamo ormai circa 1200 tartufai regolarmente “paganti” che si vedono sottrarre ogni anno grosse quantità di territorio alla libera cerca dei tartufi, complice il fiorire di aziende faunistiche venatorie con estensioni enormi, il probblema MAI affrontato della battuta al cinghiale che chiude intere vallate con le tabelle di “battuta al cinghiale in corso” messe giù all’ultima ora (se va bene) senza preoccuparsi della sicurezza altrui. Se dovesse succedere un incidente grave mi chiedo chi se ne assumerà la resposabilità. Sottolineo che ogni anno la nostra provincia in media rilascia dai 50 ai 100 nuovi cartellini di abilitazione per la ricerca del tartufo senza minimamente porsi il probblema della gestione del territorio per non precludere a nessuno di praticare la propria passione. Avvisaglie di screzi tra la lobby dei cacciatori e le molteplici persone che frequentano il bosco per i più svariati interessi ci sono già stati in passato, mi auguro che la riduzione ulteriore di territorio libero a tutti non faccia peggiorare la situazione.

    (Roberto Ferretti, vicepresidente associazione tartufai reggiani)