"Nell’apprendere da Redacon e dalla stampa che il 7 marzo è stato approvato il bilancio di previsione per l’anno 2012 dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano - spiega a Redacon Luca Ferri, coordinatore per la Cisl di Reggio Emilia della zona montana - ci facciamo due domande. La prima di metodo: nel primo incontro tenutosi tra gli amministratori dei Comuni e le rappresentanze sindacali montane, tenutosi il 23 febbraio scorso, si era condivisa la necessità di riaggiornarsi prima dell’approvazione, per permettere un confronto aperto e franco su tutti i temi, ma ciò non è avvenuto. La seconda di merito: poiché non si disponeva di stime rispetto al gettito generato dall’Imu (imposta municipale propria) sarebbe stato doveroso un ulteriore approfondimento. Apprezziamo il mantenimento di tutti i principali servizi, compresa un’assistenza domiciliare capillare su tutto il territorio e gli stanziamenti a favore delle famiglie in situazione di grave difficoltà economica, tuttavia, poiché la dichiarazione del presidente Govi non da dubbi interpretativi: 'nel corrente anno vi sarà un aumento significativo (più del doppio rispetto al 2011) degli investimenti', ci chiediamo con quali aliquote Imu si pensa di ottenere questo risultato e soprattutto con quali ricadute sul territorio".
Temo si sia confuso l’approvazione del bilancio dell’Unione (avvenuto il 7 marzo) con l’approvazione dei bilanci dei comuni e delle relative aliquote Imu che invece deve ancora avvenire!! Gli investimenti dell’Unione dei comuni, nel corso del 2012, vedranno un aumento di oltre il 100% (più del doppio) rispetto al 2011. Questo risultato è reso possibile, come ampliamente discusso ed illustrato con le forze sindacali del 23/2/2012, grazie ai contributi ottenuti dall’Unione e dai comuni dell’Unione stessa, sui fondi del Piano di sviluppo rurale. Tali investimenti sono GIA’ finanziati con trasferimenti dei comuni all’Unione stessa, in molti casi con residui o accontonamenti già previsti dai comuni sui bilanci del 2011.
Ai sindacati nell’incontro cui si fa riferimento abbiamo comunicato gli adeguamenti tariffari relativi alla TARSU, di competenza dell’Unione, mentre abbiamo detto che sull’Imu ci saremmo riaggiornati prima dell’approvazione dei bilanci dei comuni. Cosa che non è ancora avvenuta!!!!
Per quanto riguarda l’Imu vorrei precisare che nessuno dei 4 comuni ha ancora deliberato nulla (ricordo che l’Imu non è materia delegata all’Unione…) e che come concordato non appena avremo dati precisi ed una proposta da discutere organizzeremo, come concordato, un incontro con le forze sindacali. Per ora l’unica certezza, in materia di Imu, è che i comuni non hanno certezze sul taglio dei trasferimenti statali (fondo di riequilibrio) che non sono ancora stati comunicati ai comuni stessi.
Un cordiale saluto.
(Alessandro Govi)
A questo punto credo che la “confusione” sia proprio totale; se lo Statuto (ma soprattutto il buon senso) dell’Unione dei comuni cita all’articolo 28 comma 2: “I comuni appartenenti all’Unione deliberano i propri bilanci prima dell’approvazione del bilancio dell’Unione” come è possibile che sia avvenuto esattamente il contrario?
Con cordialità.
(Luca Ferri)
Nello statuto dell’Unione all’articolo 28 prima del comma 2, c’è il comma 1 che recita: “L’Unione delibera, entro i termini previsti per i comuni, con i quali si coordina se necessario ed opportuno al fine di assicurarne la reciproca omogeneità funzionale, il bilancio di previsione per l’anno successivo, come illustrato, spiegato e documentato nell’incontro con i sindacati per poter attuare gli investimenti previsti”.
Come illustrato ai sindacati nell’incontro svolto il 23 febbraio l’Unione è titolare di contributi sul Piano di sviluppo rurale che dovevano essere previsti nel bilancio Unione 2012 per poter adempiere alle scadenze previste dalla Regione e dalla Provincia (presentazione progetti esecutivi corredati da copertura finanziaria) e soprattutto per poter essere appaltati e realizzati nel corso del 2012. Attendere l’approvazione dei bilanci dei comuni (la legge dà tempo fino al 30 giugno) avrebbe significato perdere un anno nella realizzazione delle opere pubbliche previste! Se la critica rivolta all’Unione dei comuni è quella di non aver concertato, discusso ed accettato un confronto con le forze sindacali sul tema delle aliquote Imu, credo non sia fondata in quanto i comuni non hanno ancora deciso nulla e colgo l’occasione per ri-dichiarare, come già fatto nell’incontro tra i sindaci e le rappresentanze sindacali, la massima disponibilità ad incontrarci per valutare insieme la proposta sull’Imu che tuttavia non avrà alcun impatto concreto sul finanziamento (che c’è già) degli investimenti previsti sul bilancio dell’Unione.
Cordialmente.
(A. Govi)