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“Autorizzazione ad edificare in un’area ad alto rischio idrogeologico”

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Mattia Davoli
Mattia Davoli

La zona indicata è ben visibile dalla zona di Tavernelle, provenendo da monte verso il capoluogo montano, e sulla medesima già qualcuno ha chiesto informazioni.

Informa Davoli: "Causa anche le condizioni climatiche non favorevoli, nei giorni scorsi nell’area in oggetto si sono verificati dei movimenti franosi e l’impresa costruttrice sta realizzando opere di consolidamento per contenere il movimento del terreno: un'operazione che si sta rilevando particolarmente complessa e per ora i risultati non sono buoni". Aggiungendo: "Diverse abitazioni adiacenti all’area di cantiere hanno subito lesioni e la struttura portante di un edificio risulta compromessa. I Vigili del fuoco hanno dichiarato, in via precauzionale, inagibile una parte di un’abitazione e quindi una famiglia è stata costretta a trasferirsi in altro alloggio".

Ancora Davoli premette nel suo documento che "l’ufficio tecnico del Comune ha convocato una serie di riunioni per cercare di rimediare agli errori commessi, imputabili in primis alla stessa amministrazione e il sindaco Gian Luca Marconi ha dichiarato ai media locali che 'nella zona erano in atto lavori di urbanizzazione e il movimento ha interessato alcune case a valle dei lavori, con l’esigenza per una famiglia di trasferirsi temporaneamente in un altro appartamento. Da quando si è verificato il movimento abbiamo tenuto diversi summit, che hanno coinvolto non solo i nostri tecnici ma anche quelli del Servizio di bacino (…) sono già in corso i lavori, effettuati dal privato che stava conducendo l’urbanizzazione dell’area, con la supervisione del Comune, per consolidare il versante e risolvere la situazione nel più breve tempo possibile'”.

La minoranza di centrodestra infine chiede quali siano "i motivi che abbiano indotto il Comune di Castelnovo ne' Monti a rilasciare un piano particolareggiato e permessi a costruire in un’area a rischio idrogeologico nonché di pregio paesaggistico; con quali strumenti sia stato valutato l’impatto ambientale e l’utilità ultima di urbanizzazione dell’area; con che modalità e con quali mezzi intende intervenire per risolvere la situazione ed evitare ulteriori danni a strutture limitrofe; se siano stati quantificati i danni fino ad ora generati; se quanto accaduto genererà costi alla cittadinanza di Castelnovo ne’ Monti o se tutto sarà invece a carico di terzi; come e con che modalità la famiglia, di fatto sfollata, potrà accedere nuovamente all’abitazione in modo sicuro".

L'interrogante richiede "risposta orale e riferimento in aula da parte dell’assessore all’edilizia".

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Aggiornamento

In merito all'interrogazione presentata dal capogruppo di "Castelnovo libera", Mattia Davoli interviene il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi: "Risponderemo in piena trasparenza e con tutti i dettagli del caso al capogruppo Davoli in Consiglio comunale, ma fin da ora vorrei sottolineare che l'area in oggetto è stata inserita nel Psc nel 2003, con tutte le perizie tecniche e geologiche del caso, che non indicavano alcun problema sulla tenuta della zona. Anche a seguito del piano di intervento dell'impresa edile che sta lavorando sulla zona, sono state presentate ulteriori perizie geologiche e strutturali, anche queste senza alcun riscontro di problemi nella zona. Il movimento franoso verificatosi in zona non è assolutamente una frana del versante, bensì un problema causato dal deflusso delle acque dalla zona a monte, anche a causa delle alternanze di forti precipitazioni nevose ed innalzamenti della temperatura, con conseguente discioglimento rapido degli accumuli, verificatesi più volte nel corso di questo inverno. Sottolineo anche che i lavori in corso per il consolidamento dell'area, partiti immediatamente dopo che il problema si è verificato, sono ovviamente a carico dell'impresa privata che sta operando per i lavori di urbanizzazione, così come eventuali danni subiti dalle abitazioni a valle: nessuna spesa quindi sarà addebitata alla collettività. Infine rimarco che è in corso una proficua collaborazione per gli interventi tra i tecnici comunali, i tecnici del Servizio di bacino ed anche i tecnici che rappresentano i privati residenti in zona, e credo che i lavori di consolidamento si potranno concludere rapidamente non appena le condizioni meteo miglioreranno".

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11 COMMENTS

  1. Una sola domanda generale: il PSC non ha forse assecondato le richieste e le pressioni di un sistema economico che incentiva l’espansione edilizia e il consumo del suolo? Oggi qualcuno comincia a parlarne anche fuori dagli ambiti disciplinari, purtroppo solo a seguito del manifestarsi di criticità significative… Sarebbe confortante, al di la del caso particolare che spero possa trovare adeguate soluzioni, scoprire che il tema del controllo e dello sviluppo del territorio che tanto influisce sulla “qualità” dei luoghi, possa tornare ad animare le coscienze.
    Grazie.

    (Luigi M.)

    • Firma - LuigiM.
  2. Si apprezza la tempestività degli interventi ma si deve sottolineare che è stata data solo risposta al quesito tecnico-economico dell’interrogazione, non al quesito che riguarda lo sfregio paesaggistico che l’intervento potrebbe produrre e che in parte potrebbe aver già prodotto. Si sta consumando territorio, necessario certo, ma esiste una sensibilità, oltre al profitto, nell’individuare i terreni da urbanizzare? Chi decide, in queste scelte specifiche, avrebbbe l’obbligo di fare riferimento all’art. 9 della nostra Costituzione. Il non aver rispettato quell’articolo ha massacrato l’intero Paese (l’Italia), può essere questo il “precedente” che costituisce “giurisprudenza” e ci manda tutti assolti?

    (mv)

    • Firma - mv
  3. Sempre solo scuse, non si è capaci di dire altro… Mai sentiremo dire ci siamo sbagliati!, a far fare un intervento così invasivo in una zona così impervia! E i danni alle case, chi li paga? E i danni all’ambiente chi li paga? E i danni al paesaggio chi li paga? Per concludere, chiedo ai lettori se era più bello il paesaggio prima o ora i “bellissimi” teloni verdi ora? E se la frana continua e nessuno acquisterà le case, rimarrà una cattedrale nel deserto?! Un ecomostro nuovo per il nostro territorio!

    (Roberto)

    • Firma - Roberto
  4. Mi scusi, Sig. Sindaco, ma se “il problema causato dal deflusso delle acque dalla zona a monte, anche a causa delle alternanze di forti precipitazioni nevose ed innalzamenti della temperatura, con conseguente discioglimento rapido degli accumuli, verificatesi più volte nel corso di questo inverno” fosse capitato fra 3 inverni o 5… quando ormai le case sarebbero state finite e abitate? Ma tra tutti i posti possibili proprio contro il monte bisogna permettere di fare un intervento del genere? Un’area di espansione il monte?

    (Corrado Parisoli)

    • Firma - CorradoParisoli
  5. Roberto, a proposito di ecomostri e quello sopra al “Ristoro di Dante”? Non si capisce se è una mezza carrozza ferroviaria in muratura o dei bagni pubblici. E pensare che ai condomini del soprastante edificio che avevano acquistato per godersi il magnifico panorama era stato garantito, a parole, che mai e poi mai gli sarebbe stato concesso di costruire assolutamente nulla in quel posto.

    (lucibill)

    • Firma - lucibill
  6. Sapete, nel comune di castelnovo (scritto appositamente in minuscolo) si toglie la possibilità di costruire su appezzamenti sicuri, e sui quali si sono pagate tasse come ICI per oltre 20 anni, chiaramente senza informare gli interessati che da un giorno all’altro si trovano con un’area che vale 10 volte meno quello che l’hanno pagata e senza chiaramente rimborsarli di nulla. In compenso, però, si può costruire a ridosso di un monte provocando quello che tutti sappiamo! Complimenti! Io farei pagare il danno non alle casse comunali (che siamo comunque noi cittadini) ma a chi ha autorizzato una cosa simile!

    (C.G.)

    • Firma - C.G.
  7. Premetto che la sicurezza è prioritaria, specie in ambito di resistenza sismica e strutturale degli edifici, ma nel Comune di Castelnovo spesso si esagera con cavilli, lacciuoli, distanze, “colori”, “balconi”, etc. e poi si vedono questi casi di costruzioni autorizzate su zone che smottano a valle ancor prima che l’edificio sia terminato.
    Permettetemi, un po’ meno rigidità sulle piccolezze ed un po’ più di serietà sugli “abusi” (o presunti o supposti tali) non farebbe male, perchè è così che l’Amministrazione si avvicina ai reali bisogni del cittadino e non a quelli dei “soliti noti” amici di qualcuno.
    Spero che nella sede istituzionale consiliare si riesca perlomeno ad affrontare l’argomento con serietà, per evitare che al prossimo voto la “protesta” spazzi via qualcuno anche dai nostri “Palazzi”. O, forse, sarebbe questo l’auspicio da formulare ai Nostri concittadini!

    (Tonino Fornesi)

    • Firma - ToninoFornesi
  8. Per Lucibili. Devi sapere che si VOCIFERA che su quell’area che doveva essere GIARDINO, un solerte funzionario in fase di definizione di progetto e successivamente si dimenticò di trascrivere vincolo dinnanzi al notaio. UN giorno il costruttore NOTO si accorse della dimenticanza o forse gli venne ricordato “dall’uccellino” e così fu costruito la CARROZZA DEL TRENO e il solito noto potè riscuotere un canone di locazione, il quale gli permise di fare la spesa e finalmente rifocillarsi!!! Sai così potemmo togliere un cittadino dalla soglia di povertà……

    (Roberto)

    • Firma - roberto