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“No alle vie legali”

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Consiglio comunale Castelnovo 19.3.2013
Una fase della seduta di ieri sera (Foto Redacon)

“I problemi di stabilità del versante sono stati verisimilmente causati dal cantiere e non dalle condizioni meteorologiche”. Parola di Mattia Davoli, che ieri sera ha così introdotto l’interrogazione presentata dal gruppo “Castelnovo libera” in Consiglio comunale a Castelnovo ne’ Monti. Interrogazione che riguardava il piano particolareggiato di “Ca’ di Guerra” e “Monte”, di cui si era già anticipato qualcosa di recente sulla stampa. “Sono trascorse le stagioni, è piovuto e nevicato ma, guarda caso, i problemi si sono manifestati allorché un’impresa ha cominciato a lavorare in quella zona”. “Poi vorremmo capire cosa diciamo alle persone che sono state evacuate”. Questi in sintesi i punti toccati da Davoli.

Gli ha risposto il vicesindaco Cosetta Gattamelati. “Nel 2003 adozione, nel 2005 approvazione, nel 2008 Poc (piano operativo comunale), nel 2011 Pua (piano urbanistico attuativo). Le opere hanno preso il via nel novembre del 2011”. Queste le tappe amministrative della pratica. “I terreni erano stati dai tecnici incaricati giudicati stabili; peratro il Monte è zona già parecchio edificata (dall’altra parte, che guarda il paese, ndr)”.

“Rischio idrogeologico? Ne è soggetto l’80% del nostro territorio”, ha sostenuto la Gattamelati. “Il Comune, che non ha responsabilità in ciò che è accaduto dato che ha seguito scrupolosamente tutto l’iter prescritto dalle norme, sta ora monitorando la situazione e si sta attivando per le analisi che comunque dovranno debitamente essere fatte per capire le cause” dello smottamento.

La vice ha informato inoltre i consiglieri e il pubblico presente che “le parti coinvolte – impresa, cittadini evacuati, ente – hanno deciso di non percorrere le vie legali e di portare avanti un concordato per stabilire danni e risarcimenti”.

Minoranza soddisfatta? Il consigliere Giuliano Rossi ha preso la parola per una breve replica al posto del capogruppo Davoli: “Non siamo pienamente soddisfatti. D’accordo l’80% di terreno rischioso, ma io non avrei dato il via all’intervento in quell’area delicata e avrei valutato altri siti più adatti, meno scoscesi”. Ha interloquito la Gattamelati: “Sulla scorta di quali ‘carte’ sostiene questo?”. “Al di là di tutto – ha ripreso Rossi – mi fa comunque piacere l’accordo tra le parti interessate di cui ci ha dato notizia”. E ha concluso: “Ora dopo quel che è successo seguiranno le tappe del caso, ma per il futuro suggerirei di dare priorità alle ristrutturazioni, ad esempio nei borghi”.

Il sindaco Gian Luca Marconi è infine intervenuto con una breve chiusa: “E’ chiaro che non si prendono decisioni ‘a sentimento’ ma sulla scorta di perizie di professionisti, atti, documenti. Le carte sono tutte a posto”.

 

1 COMMENT

  1. Suggerirei al vice sindaco che non ci vuole un genio per capire che quel versante è scosceso, forse un amministratore oculato avrebbe fatto un sopralluogo, sarebbe bastato per capire che non era il posto più adatto per edificare.

    (Roberto)

    • Firma - Roberto