"Come ho già scritto, vi sono persone disoneste, anzi, chiamiamole con il loro nome, 'ladri'; e vi sono molte altre persone, fortunatamente, brave ed oneste. Il mio agente 007 si chiama Ezio Barozzi". Così Luisa Valdesalici inizia un suo scritto, che ci ha inviato oggi, con cui annuncia il ritrovamento - che aveva auspicato - dei cassetti di un mobiletto, cui teneva particolarmente, che le era stato sottratto nei giorni scorsi.
"Lunedì - racconta Luisa - ha suonato al mio campanello e dopo avermi chiesto cosa mi avevano rubato mi ha detto: 'Se mi dà una borsa le porto giù tutto quello che c'é nel campo accanto a dove tengo il cane da caccia!'. Il Sig. Ezio aveva notato che tra l'erba spuntavano oggetti e si è chiesto chi poteva essere così poco educato da buttare in un campo ciò che non gli serviva più. Poi, andato a vedere, ha capito che poteva essere la mia refurtiva e mi ha avvisata. Mancano i quattro orologi e poco altro. I cassettini c'erano! E pure il cellulare del quale mi ero accorta del furto solo il giorno successivo! ...E, come potete vedere (foto), il mio mobile ora è completo".
Pur nella circostanza poco piacevole, il furto subito, questo ritrovamento solleva Luisa Valdesalici. "Grazie infinite ad Ezio Barozzi, chiamato scherzosamente il mio agente 007, al quale ho chiesto il consenso di poterlo ringraziare pubblicamente. Ho cercato di sdrammatizzare quanto mi è accaduto, anche se sono avvenimenti che feriscono e non sono da sottovalutare. Un grazie particolare ancora al Maresciallo capo Daniele Domenichelli. È giunto il momento che venga riconosciuto il giusto merito e vengano resi noti i nomi dei pubblici dipendenti che, nel loro ambito, svolgono il lavoro, dal più semplice al più complicato, con serietà ed impegno".
Luisa, rivelando un certo spirito, conclude: "Potrei avvisare i 'signori' ladri che di oro non ne ho più e che non sono ricca? Non ho più nulla se non bigiotteria di poco conto. Fate voi".
Brava Luisa, dimostri ancora una volta quanto sei forte. Si deve imparare da te come affrontare le difficoltà e le avversità. Sei una Lady di ferro. Ti ho sempre ammirata per questo. Un grosso abbraccio.
(Anna Maria Gualandri)
Carissima, vuoi che ti dica in dialetto cosa diceva la mia mamma, che non finirò mai di ringraziare per il grande esempio ed il grande coraggio che, lei sì, aveva? “A forza ed dai e dai, as frosta anca al fer“. Tradotto “a forza di battere e battere, o di botte e botte, si consuma anche il ferro!”. Ebbene, questo é il mio caso; inoltre il ferro arrugginisce a vista d’occhio! Grazie, Anna Maria, noi ci conosciamo da parecchi anni ed abbiamo condiviso molte idee, anche se spesso controcorrente!
(Luisa Valdesalici)
Cara Luisa, sono dispiaciuta per quello che le è successo, mi fa però piacere leggere che nel 2013 c’è ancora gente che ringrazia in modo cortese ed educato le persone che danno una mano (soprattutto in momenti così delicati). Mi creda non è così scontato. Un abbraccio
(Laura)
Cara signora Laura, potevo non ricambiare con un bel grazie la dimostrazione della sua partecipazione? Certo che no! Avuto il consenso, molto volentieri ho ringraziato pubblicamente il signor Ezio Barozzi! Bel regalo mi ha fatto! Ringrazio tutti, spero anche di aver fatto sorridere qualcuno. Sono diventata “quella dei cassetti” e, visto che il danno non é stato grande come quello subito nel 2000, mi son permessa di sdrammatizzare… Ma, credetemi, scoprire che hai avuto i ladri in casa, é disarmante, spiazzante. Ti senti rincretinita, non sai cosa fare! Non dovrebbe capitare ad alcuno!
(Luisa Valdesalici)