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Punto nascite dell’Ospedale S. Anna / Botta e risposta tra Delmonte (consigliere regionale Lega nord) e Venturi (assessore regionale sanità)

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In tempo reale il consigliere regionale della Lega Gabriele Delmonte e l'assessore regionale alla sanità Sergio Venturi si smentiscono sul tema del punto nascita dell'ospedale di Castelnovo ne' Monti. Primo ad arrivare il comunicato di Delmonte e subito dopo la smentita di Venturi. Li proponiamo così come sono pervenuti.

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Gabriele Delmonte

“Fino a ieri credevo che fosse l’assessorato alla sanità a prendere tempo per cercare di uscire dal pasticcio nel quale si era infilato. Ora ho capito invece che la giunta tutta gioca a fare lo struzzo sulla pelle degli altri. Poco importa se qui si parli di gestanti e nascituri. A via Aldo Moro questo non interessa assolutamente, anzi…”.

Gabriele Delmonte, vicecapogruppo della delegazione leghista in Consiglio regionale torna all’attacco della Giunta in merito al Punto nascite di Castelnovo ne’ Monti a ormai quasi certo rischio chiusura.

“La smettano di prenderci in giro – attacca Delmonte -. Hanno convocato riunioni su riunioni durante le quali è stata accampata ogni genere di scusa portando sul tavolo i massimi problemi del mondo per non affrontare l’unica possibile via di uscita e cioè la stesura di una lettera da inviare a Roma per chiedere la deroga alla chiusura dei punti nascita nelle zone disagiate.  Invece non lo hanno voluto fare e hanno continuato a prenderci in giro.

Hanno detto che prima di affrontare la questione bisognava attendere che la riunione della Commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, ma si sono dimenticati di dirci che questa è ‘scaduta’ il 20 gennaio e non è stata rinnovata e tanto meno prorogata. Morale della favola: la Commissione non c’è.

Ma niente paura – attacca Delmonte – poco prima di sciogliersi, la commissione si è riunita un’ultima volta e ha deciso di chiudere il punto nascite di Castelnovo. Poi via tutti.

Una vergogna! Eppure è così. A quanto ho appreso leggendo i verbali che mi sono stati consegnati a seguito di una mia richiesta di accesso agli atti (vedi allegati) – spiega Delmonte -, il 17 gennaio la commissione si è riunita per approvare la proposta di ridefinizione della rete. Una proposta che ‘salva’ solo i punti nascita di Mirandola e Cento (tra quelli che registrano meno di 500 nascite) e va a chiudere quello di Castelnovo ne’ Monti. E se qualcuno ancora credesse che nulla è stato deciso a tavolino lo invito a leggere le pagine della proposta avanzata dalla commissione dove già si parla della redistribuzione degli assistiti negli altri punti nascita.

Lo trovo folle, miope e scellerato! Avevamo chiesto la deroga per le aree disagiate e tra queste anche i comuni della montagna. Ma è evidente che questo non avverrà.

Ora – conclude – al di là del risultato finale che proprio non ci va giù non riusciamo a digerire nemmeno il metodo usato. Tutto fatto di sordina e quasi di nascosto per mettere la gente davanti al fatto compiuto. Non è così che si amministra una regione importante come la nostra".

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Sergio Venturi

“Abbiamo proprio oggi presentato un progetto che riguarda l’ospedale di Castelnovo che prevede 3 milioni di investimenti, dei quali, due sono riservati alla riqualificazione e all'ampliamento del pronto soccorso, più un altro milione in bilancio dal prossimo anno per 16 nuove figure professionali (sei medici e 10 infermieri). Questa è la vera notizia della giornata per la quale il consigliere Delmonte dovrebbe gioire anzichè perdersi in polemiche strumentali e prive di fondamento. E’ quanto afferma Sergio Venturi, assessore regionale alla salute, rispondendo alle dichiarazioni del consigliere regionale della Lega nord, Gabriele Delmonte, secondo il quale il punto nascite del S. Anna di Castelnovo ne' Monti, nel reggiano, sarebbe ormai destinato a chiudere a causa dello scarso numero di parti registrati nella nella struttura. “La commissione consultiva tecnico-scientifica sul percorso nascita, che è stata rinnovata - precisa l’assessore - a differenza di quanto sostiene Delmonte, non ha affatto terminato il percorso valutativo, così come altrettanto dovrà fare la Giunta. Pertanto, quando la politica avrà terminato le proprie valutazioni, ne daremo ampiamente notizia, come è costume di questa Regione, nel pieno rispetto della trasparenza e dell’informazione corretta nei confronti dei cittadini”.

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11 COMMENTS

  1. Se il signor Venturi (insieme al suo capo Bonaccini, ex bersaniano folgorato sulla via di Firenze), anzichè fare comunella e giochicchiare a fare lo statista in ambito nazionale (Conferenza Stato-regioni) di concerto con la sua omologa toscana Saccardi per reggere il sistema renziano che vuole nominare a tutti i costi, contro il parere della maggioranza delle regioni italiane, tale Gaudio alla guida dell’agenzia italiana del farmaco (una delle tante guerricciole per piazzare propri uomini dove vi sia qualche straccio di potere), si occupasse dei suoi sventurati amministrati, che si vedono aumentare la platea degli utenti (porte aperte a chiunque entra in Italia senza bisogno di chiedere neanche permesso) e diminuire i servizi… Il problema di questa famelica classe politica – la peggiore in assoluto dall’avvento della Repubblica – è che i suoi tanti rappresentanti ad ogni livello locale sono più protesi a servire il Partito, o ciò che ne resta, che coloro, poveretti, che li hanno eletti… Ma siate consapevoli che se cresce l’onda che chiamate “populista”, per trovarne i “misteriosi” motivi non serve andare lontano: guardate in casa vostra, a come governate. Ce ne facciamo bene qualcosa delle “noccioline” di Venturi, una volta che, pezzo a pezzo, l’ospedale sarà stato “finalmente” smontato. La classe politica mangia a più non posso, poi per trovare le risorse o alzano le tasse (aspettate un momento e poi vedrete…) o tagliano i servizi sociali, o tutti e due insieme, e chi ci rimette di più sono ovviamente i poveracci. Finchè qualcuno non si alzerà… Sindaco, se ci sei batti un colpo. Al limite, abbi la dignità di dimetterti, alla fine di questa penosa partita persa. Facciamo anche senza sindaco, se i risultati sono questi.

    (G. Romei)

    • Firma - G.Romei
  2. Mi sento tranquilla dopo le parole dell’assessore Venturi, della serie: “stiamo sereni”… Aspettiamo la decisione politica che deve ancora terminare le proprie valutazioni… è solo qualche anno che se ne parla! Poveri noi!

    (A.G.)

    • Firma - A.G.
  3. Gentile dr. Venturi, il suo intervento non risponde alle legittime segnalazioni di Delmonte, cerca di sviare la questione. Allora le chiedo in modo diretto: corrisponde al vero quanto dichiarato da Delmonte o no? Mi pare una risposta semplice da dare: sì o no. Cosi almeno sappiamo chi racconta frottole. Come elettore di centrosinistra infine sono convinto che questo modo osceno di gestire la questione punto nascite di Castelnovo non potrà che ritorcersi contro il Pd e suoi accoliti. Certamente il mio voto non lo conterete nelle prossime elezioni, sia amministrative che politiche. Un saluto.

    (Massimo Bonini)

  4. Premetto che non credo una sola parola del comunicato del Dott. Venturi, il quale si arrampica sugli specchi. E da tecnico offende la bella politica e gli amministratori che credono nella bella politica. Detto questo, ok, la commissione non ha ancora deciso, bene, allora facciamo valutare le proposte inviate (dai tecnici territoriali) al presidente Bonaccini, come richiesta da lui il 7 febbraio. E poi chiediamo la deroga al ministero come i territori terremotati della bassa modenese e ferrarese. Noi ci sentiamo territori dove ogni giorno succede un “terremoto”. Terremoto è quando una azienda chiude, quando un giovane è costretto ad emigrare perché non trova lavoro, quando una famiglia cambia residenza per problemi lavorativi, quando “parte” una frana. Quindi considerateci alla stregua di quei territori. Chiediamo solo questo, non prendeteci in giro.

    (Enrico Bini)

    • Firma - Enrico Bini
    • Bravo Enrico, amministrare significa anche farsi sentire e non solo obbedire alle direttive ed eseguire gli ordini. La chiarezza va pretesa, così come va preteso il rispetto dei diritti, primo tra tutti quello della salute, e non a chiacchiere. Qui non è questione di destra o sinistra, recinti dai quali in molti non riescono ad uscire, qui si tratta di non accettare con rassegnazione decisioni che sono il peggior segnale per un territorio come questo. Abbiamo bisogno che i giovani restino o tornino qui e per invogliarli vogliono chiudere il reparto nascite ? Che senso hanno il progetto aree interne o Mab Unesco se poi i servizi si allontanano?

      (Antonio Manini)

      • Firma - Antonio Manini
  5. Occorrerà comunque ricordarsi in sede elettorale del signor Bonaccini e compagni e anche soprattutto del partito che li propose e oggi li sostiene. E’ vero, siamo pochi, ma i pochi in Italia stanno aumentando e spero si possa un giorno eleggere veramente chi possa fare il bene del cittadino comune e non come ora che prima viene il potere personale (a volte esercitato con tasso di arroganza che denota l’ignoranza dei soggetti), poi il volere dei potenti, poi il volere del partito… e noi quando veniamo? Scusate, ma non ci sarebbe granché da meravigliarsi se qualche gruppo di poveri elettori e cittadini decidessero democraticamente di togliere il potere a questi cialtroni.

    (U.m)

    • Firma - u.m
  6. Credo che sarebbe bene non confondere la ricerca del potere o del tornaconto personalie (che peraltro sono sempre esistiti, fin dalla notte dei tempi) con le condizioni strutturali del contesto nazionale. Questi politici si trovano a gestire una situazione ingestibile: possono solamente scegliere dove fare i tagli. E se spendono da una parte devono tagliare dall’altra. Ma questa è una conseguenza dell’austerità nazionale che, a sua volta, è una conseguenza dell’appartenenza all’unione monetaria. Il fatto tragico è che i tagli li fa il partito che più dovrebbe difendere l’uguaglianza dei cittadini, tanto più nel settore della salute, dove più drammatici sono gli effetti della disuguaglianza (con la stessa patologia, chi ha i soldi per curarsi vive, chi non può, muore). Le politiche di destra, quando le fa la sinistra, alla lunga avvantaggiano solo la destra (quella vera).

    (Commento firmato)

    • Firma - commento firmato
  7. Fa male leggere che chi rappresenta tutta la montagna chiede di non essere preso in giro. Se davvero ci si crede la bella politica non può essere solo retorica; dimettersi, sarebbe il gesto migliore per dimostrare che la bella politica è ancora possibile.

    (mv)

    • Firma - mv
  8. Il sindaco-presidente dell’Unione dei comuni ha tutte le ragioni per rivendicare il diritto della nostra montagna a mantenere i propri servizi, ma non farei accostamenti con le zone terremotate, che hanno già avuto i loro non piccoli problemi, forse non ancora terminati, e che in ogni caso sono di ben diversa origine perché la “decadenza” della montagna non dipende da cause naturali, e la politica locale potrebbe semmai chiedersi se ha fatto tutto il possibile per evitare, contrastare, o quantomeno arginare, il “declino” cui sono andati progressivamente incontro i nostri bei luoghi (e ormai ammesso da tutti o quasi).

    (P.B.)

    • Firma - P.B.